Il rubino insieme allo zaffiro, allo smeraldo e al diamante rappresenta una delle pietre più preziose al mondo. È la più nobile varietà monocristallina dell’ossido di alluminio e, al di là della sua bellezza estetica, offre una serie di benefici per il corpo e per la mente.
Scopriamo meglio tutte le caratteristiche peculiari di questa bellissima pietra e i miti e le leggende ad essa legati.
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Rubino: che cos’è, i colori, come si forma
Il rubino si caratterizza per il suo colore rosso molto acceso, causato dalla presenza di cromo, anche se è possibile trovarne di diverse tonalità. I colori vanno da un rosso molto vivo, chiamato “sangue di piccione”, al rosato. Le dimensioni sono piuttosto contenute e dipendono dalla sua trasparenza, infatti sono considerati molto rari e quindi molto preziosi i rubini limpidi che superano i 10 carati. Si utilizzano varie tipologie di taglio anche in base alla qualità.
Il rubino si forma nelle rocce metamorfiche da contatto di sedimenti ricchi di marmi dolomitici e alluminio, quindi nasce in seguito al fenomeno del metamorfismo di contatto tra calcari impuri e graniti. In altri casi la formazione avviene per segregazione diretta di magma. Tra le giaciture tipiche del rubino c’è quella secondaria in depositi alluvionali.
I rubini di maggior pregio provengono dalle miniere di Mogok in Birmania, ma altri giacimenti noti sono presenti in Vietnam, Thailandia, Sri Lanka, Cina, Madagascar e Tanzania. Da segnalare che il rubino è stato la prima gemma in assoluto ad essere prodotta in laboratorio grazie ad una sintesi industriale. Esistono 3 metodi per ricreare il rubino in laboratorio: metodo Verneuil, metodo Czochrlaski e metodo Kashan.
Rubino, proprietà nella cristalloterapia
Il rubino in cristalloterapia è associato al fuoco, elemento che riguarda la sfera dell’energia e della forza maschile, in particolare conquista, forza di volontà, coraggio e potere. Il colore rosso è associato anche alla passione e la pietra viene considerata come un portafortuna che regala felicità.
Nella medicina antica il rubino era considerato anche un antiemorragico e un ottimo strumento per migliorare e preservare la memoria. Questa pietra schiarisce la mente e aumenta l’autostima e la concentrazione, inoltre potenzia notevolmente il piacere sessuale.
Benefici sul corpo
Il rubino ha eccellenti benefici sul corpo, in quanto stimola e regolarizza la circolazione del sangue e della linfa, contrastando efficacemente la ritenzione idrica e i problemi di natura circolatoria. Risulta molto indicato per le persone che soffrono di stanchezza soprattutto durante i cambi di stagione.
Rafforza il cuore e in generale è in grado di contrastare tutte le problematiche e i disturbi legati a quest’organo. È molto apprezzato dalle donne non solo per il suo pregio e per la sua apprezzabile estetica, ma anche perché regola il flusso mestruale alleviando i dolori.
Si ritiene che il rubino sia in grado di combattere l’impotenza, l’infertilità e le disfunzioni sessuali. Rappresenta un valido alleato per chi vuole perdere peso, poiché riduce gli attacchi di fame nervosa e ha un effetto disintossicante sul corpo, risultando molto efficace nelle diete detox.
Benefici sulla mente
Il rubino aiuta ad avere un atteggiamento positivo per affrontare i problemi e le sfide quotidiane con maggiore ottimismo. A fare la differenza molto spesso è proprio il modo con il quale ci si pone davanti alle cose: chi affronta una sfida con un atteggiamento positivo ha più possibilità di raggiungere i propri obiettivi. A tal proposito la pietra aiuta ad essere molto più attivi.
Nei periodi in cui ti senti particolarmente apatico e annoiato, il rubino può portare una bella ventata di energia e di positività, aumentando anche la concentrazione e la determinazione sia sul lavoro sia negli affari della vita quotidiana. La pietra ti spinge ad agire in modo spontaneo e coraggioso, facendo cadere le paure che spesso ti bloccano da un punto di vista mentale e psichico.
Benefici sul chakra
Il rubino è collegato al primo chakra Muladhara, quello della radice che rappresenta il centro energetico più vicino alla sfera materiale, e riesce a donare una grande energia. La pietra non trae energia da fonti esterne, ma semplicemente potenzia l’energia già presente nel corpo. Per questo motivo è poco indicato per le persone molto vitali o energiche, poiché il rubino potrebbe provocare un surplus di energia che rischia di rivelarsi addirittura controproducente. La pietra rafforza la necessità di soddisfare i propri bisogni, prima ancora che quelli degli altri, ed è in grado di riattivare la kundalini, l’energia vitale che giace dormiente nella colonna vertebrale di ogni essere umano.
Benefici sulle emozioni
Si dice che il rubino abbia anche poteri afrodisiaci in quanto accentua le forme dell’amore ed è indicato per quelle persone che fanno fatica ad aprire il loro cuore dopo una brutta delusione sentimentale. Aiuta a chiudere le ferite emotive rimaste ancora aperte e ad allontanare la rabbia, contribuendo a superare la paura di non meritare l’amore degli altri.
A livello emotivo il rubino promuove le emozioni positive, come creatività e prosperità e aumenta la fiducia in se stessi, la perseveranza e in generale la gioia di vivere. Vengono amplificate tutte le passioni, senza però sopraffare le emozioni. La pietra tiene alla larga gli incubi e fino a poco tempo fa veniva usata anche per avere una protezione dai fenomeni paranormali.
Utilizzi
Il rubino è una pietra preziosa che vanta numerose proprietà e infatti può essere utilizzato in vari modi. Grazie al suo fascino e alla sua bellezza è spesso usato per creare gioielli, come anelli, collane e bracciali. Non è invece indicato durante la meditazione, proprio perché rischia di amplificare eccessivamente l’energia e incidendo negativamente sulla capacità di concentrazione. Consigliato invece per il radicamento, cioè quella pratica che consente alle persone di rientrare a contatto con la realtà del proprio corpo.
Il rubino aiuta ad allineare l’energia e rimuovere i blocchi negativi, quindi può essere usato anche come amuleto protettivo. Soprattutto nei tempi antichi il rubino veniva portato come amuleto al collo per allontanare i cattivi pensieri e gli spiriti maligni.
E ancora il rubino è molto utilizzato nel Feng Shui, un’antica arte cinese che aiuta a raggiungere l’armonia fisica e mentale arredando con equilibrio la propria abitazione.
Come ricaricare il rubino
Il rubino si può ricaricare in 3 modi differenti:
- esporre la pietra al sole per qualche ora e questa è un’operazione che andrebbe eseguita con regolarità;
- seppellire la pietra nel terreno per un giorno intero, per poi sciacquarla e rimuovere ogni traccia di sporco;
- posizionare affianco alla pietra un gruppo di quarzo.
Come purificare il rubino
Il rubino va purificato e pulito regolarmente per preservare la sua brillantezza e le sue proprietà. Per pulire la pietra bisogna sciacquarla in acqua distillata salata per poco tempo, per poi asciugarla delicatamente con un panno morbido. Per la purificazione della pietra si può procedere con la fumigazione, collocandola nel fumo di erbe purificanti per qualche minuto.
Mineralogia
Il rubino fa parte della famiglia del corindone ed è composto principalmente da ossido di alluminio con formula chimica Al2O3. Ha una densità di circa 4 e presenta una durezza 9 nella Scala di Mohs. La pietra si forma nelle rocce magmatiche o metamorfiche ricche di alluminosilicati, quando la pressione e la temperatura consentono al cromo di penetrare nella struttura cristallina del corindone.
Le inclusioni nella struttura cristallina del minerale determinano le variazioni del colore del rubino, che può presentare varie tonalità di rosso che a sua volta dipende dalla quantità di cromo presente. Maggiore è il cromo e maggiore è l’intensità del rosso. Il cromo può anche provocare il fenomeno della fluorescenza, che aumenta ulteriormente l’intensità del rosso.
Rubino e segno zodiacale
Il rubino dona coraggio, autostima e una grande concentrazione ed è la pietra ideale per lo Scorpione, segno noto per il suo carisma, il suo istinto e la sua passionalità.
A chi è adatto il rubino
Il rubino viene consigliato alle donne che hanno problemi col ciclo mestruale o che accusano dolori durante la gravidanza. Questa pietra è considerata afrodisiaca, quindi può essere usata per risvegliare il rapporto di coppia e aggiungere un po’ di pepe sotto le lenzuola stimolando l’erotismo e la fantasia. Al di là dell’aspetto fisico, aiuta a raggiungere una migliore connessione spirituale ed emotiva col proprio partner.
Utile anche per chi soffre di stanchezza cronica, ma sconsigliato in caso di febbre e ipertensione poiché porta calore. Non è indicata nemmeno per le persone nervose o irritabili, poiché rischia di portare un sovraccarico di energia che può rivelarsi controproducente. È ottimo invece per le persone apatiche che hanno bisogno di una bella sferzata di energia e di una bella iniezione di fiducia per acquisire maggiore autostima.
Rubino: come capire se è falso
In mineralogia esistono alcune pietre chiamate rubino del Capo, rubino Americano e rubino delle Montagne Rocciose, che in realtà sono varianti di granato. Il rubino originale può infatti essere confuso con altre pietre come anche il rubino di Boemia, che invece è un quarzo rosa.
Per verificare l’autenticità di un rubino bisogna esaminare il colore, che deve essere brillante e lucido. Il colore di un rubino falso è infatti opaco. Inoltre il rubino è una pietra molto dura, quindi se si scalfisce facilmente è con ogni probabilità un falso. Occhio anche alla forma: i rubini di oltre mezzo carato hanno un taglio complesso, quindi una pietra dalla forma tonda è probabilmente un falso.
Combinazioni
Il rubino porta in dote una tale energia che può essere utilizzato singolarmente, senza necessariamente essere combinato con altre pietre. In gioielleria invece il rubino può essere combinato con lo zaffiro e lo smeraldo per dare vita a gioielli dal grande fascino estetico che fanno brillare di luce propria ogni donna.
Leggenda
Sono davvero tante le leggende che aleggiano sul rubino, il cui nome deriva dal latino “rubeus”, cioè “rosso”, mentre in sanscrito era chiamato “ratnaraj”, cioè “re delle gemme”. Nelle culture indiane ed europee era considerato la pietra del Sole, simbolo di energia vitale di passione. Era usato anche come amuleto protettivo che cambiava colore quando si avvicinava un pericolo o c’era una malattia in corso.
Secondo una leggenda birmana in una “valle senza fondo” c’erano pietre di colore rosso fuoco che erano in grado di rendere invulnerabili e invisibili i soldati che infatti le indossavano durante le battaglie.
Nel Medioevo il rubino fu ritenuto benefico soprattutto per il corpo e si pensava che riuscisse a calmare la rabbia. La pietra ha avuto un ruolo importante in diverse religiosi: nella Bibbia viene citata spesso come simbolo di bellezza e saggezza, mentre nel Corano è strettamente legata alla creazione dell’uomo. In India, secondo un’antica leggenda, il rubino consente ai nemici di vivere in pace. Gli antichi indù ritenevano invece che chi donava bellissimi rubini al dio Krishna sarebbe rinato a nuova vita come imperatore.
Curiosità
Secondo alcune credenze gli esemplari di rubino rosso scuro sono considerati di sesso maschile, mentre quelli rosso chiaro di sesso femminile.
Tra le tipologie di rubino più particolari c’è il rubino Star, dove è evidente il fenomeno dell’asterismo, un effetto ottico dovuto a linee di impurità o di accrescimento presenti all’interno di alcuni minerali che riflettono la luce formando una stella. L’effetto finale è proprio quello di una stella a 6 raggi.
Prezzo
Il prezzo di un rubino può dipendere da molte variabili, soprattutto il colore. Le pietre più brillanti e intense e prive di difetti sono quelle che hanno maggiore valore. Alcuni rubini possono valere 100-150 euro, ma i modelli senza difetti possono arrivare a cifre comprese tra i 1.000 e i 3.000 euro al carato.
In ogni caso non c’è limite al valore che può avere questa pietra e infatti il rubino più costoso al mondo è il Graff Ruby, venduto alla cifra monstre di 8,6 milioni di dollari all’asta di Ginevra.