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Minilifting viso, il trattamento che rimodella il contorno della mandibola

Oggigiorno il minilifting viso e collo, oltre ad andare di moda, è una procedura estremamente meno invasiva del suo progenitore, più economica e con una convalescenza estremamente ridotta; l’operazione perfetta per un mondo della chirurgia al quale si affacciano con sempre più insistenza persone che non appartengono al jet set ma che conducono una vita normalissima, come impiegati, insegnanti e casalinghe.

Si chiama minilifting viso perché rispetto al lifting tradizionale applica procedure che vanno a tendere la pelle, inserendo però cavi e punti di appoggio in parti strategiche del nostro volto, evitando tagli lunghi (e difficili da guarire) che erano poi i responsabili delle lunghissime, dolorosissime e costosissime convalescenze di qualche anno fa.

Minilifting viso: cos’è

Si tratta di un intervento che va a rimodellare il contorno della mandibola e il terzo medio, ovvero la parte che va dalle guance agli zigomi. L’intervento è in grado di agire specificatamente solo su queste aree, anche se può essere abbinato con grande facilità con altri tipi di interventi come quello di blefaroplastica (per ridefinire il contorno occhi) o di lifting alla fronte. Il mini-lifting va inoltre ad agire proprio sulla parte del volto che è più immediatamente migliorabile e che può donare tanti anni in meno con un intervento che dura, nei casi più complessi, comunque meno di 2 ore.

Un altro grosso passo avanti effettuato dalla tecnica del minilifting è quello che riguarda le cicatrici, che spesso nei vecchi tipi di lifting sono molto visibili e devono quindi essere coperte costantemente con il trucco. Le incisioni del minilifting vengono effettuate in genere dietro alle orecchie o comunque in zone dove la piegatura naturale della pelle è in grado di coprire piuttosto facilmente le risultanti (e minime) cicatrici che rimarranno dopo l’intervento.

Perché ricorrere al minilifting?

Chi si starà chiedendo perché scegliere un minilifting rispetto ad un’operazione tradizionale troverà una triplice risposta:

  1. è più rapido, nel senso che si può operare con maggiore facilità e maggiore rapidità, rendendo l’intervento meno complicato per il chirurgo e meno pesante per il paziente;
  2. è più economico, perché non essendo necessaria l’anestesia generale si può lasciare la struttura dove ci si è operati più rapidamente, andando ad abbattere i costi collegati con il ricovero;
  3. è più “in”, perché si sposa bene con il concetto del bello subito che ha cominciato ad affascinare anche fasce della popolazione tradizionalmente lontane dalla chirurgia estetica.

Un trattamento estetico alla portata di tutti?

Il minilifting ha consacrato l’arrivo delle classi medie nel mondo delle chirurgia estetica. Il lifting era infatti un po’ il simbolo dell’opulenza: un intervento lungo, costosissimo e che costringeva ad affrontare convalescenze interminabili, che, inutile anche ripeterlo, potevano permettersi solo i VIP.

Al centro della rivoluzione, che parte dalla tecnica, ci sono impiegati, insegnanti e commercianti, in aggiunta a liberi professionisti come avvocati, geometri e commercialisti, che frequentano con sempre più insistenza e sempre più di frequente lo studio del chirurgo plastico.

Chirurgo plastico che ha finalmente uno strumento, quello di un’operazione quasi mordi e fuggi, per soddisfare proprio chi il lunedì, dopo essersi operato, deve tornare a lavoro.

In genere, i costi per un trattamento di minilifting viso (guance e mento) variano da un minimo di 5.000 fino a un massimo di 18.000 euro.

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