Cos’è il Conclave e chi sono i cardinali papabili dopo la morte di papa Francesco

Il mondo della Chiesa, e non solo, è ancora scosso dalla morte di Bergoglio, il papa della gente, deceduto all’età di 88 anni. Intanto però si guarda avanti poiché la Chiesa non può restare senza papa e sono già iniziati i preparativi per il Conclave per eleggere il nuovo pontefice. Chi raccoglierà un’eredità così pesante come quella lasciata da papa Francesco?

Cos’è il Conclave?

Il Conclave è l’assemblea dei cardinali della Chiesa Cattolica che si riunisce per eleggere un nuovo papa dopo la morte o le dimissioni del precedente pontefice.  Il termine deriva dal latino “cum clave” che significa “con la chiave”, riferendosi al fatto che i cardinali vengono chiusi a chiave fino all’elezione del nuovo Papa. L’elezione si svolge nella Cappella Sistina in Vaticano e vi partecipano i cardinali con diritto di voto al di sotto degli 80 anni di età.

L’elezione avviene secondo i seguenti step:

  • i cardinali prestano giuramento di segretezza;
  • votano fino a 4 volte al giorno;
  • per l’elezione serve una maggioranza di 2/3;
  • le schede vengono bruciate dopo ogni votazione.

In caso di fumo nero nessun papa è stato eletto, mentre in caso di fumo bianco è stato eletto il nuovo papa. Una volta eletto, il nuovo papa sceglie il suo nome pontificale e viene annunciato al mondo con la famosa formula “Habemus Papam”.

Chi sarà il nuovo papa?

Il funerale di papa Francesco si terrà sabato 26 aprile, dopodiché tutti i 135 cardinali con diritto di voto arriveranno a Roma per partecipare al Conclave ed eleggere il nuovo pontefice. Già è partito il toto-nomi e ci sono alcuni “favoriti”. Tuttavia c’è un detto che dice: “chi entra al Conclave da papa, ne esce cardinale”. Questo significa che non sempre viene eletto chi è favorito, ma spesso si tratta di un outsider. Del resto lo stesso papa Francesco e Giovanni Paolo II lo erano. Ma diamo uno sguardo ai nomi dei cardinali papabili al ruolo di pontefice.

Cardinal Luis Antonio Tagle

Luis Antonio Tagle, cardinale filippino di 67 anni, è attualmente Proprefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Di formazione gesuita come Papa Francesco, ha costruito la sua preparazione tra Manila e Washington, dove ha conseguito il dottorato in teologia. La sua carriera ecclesiastica ha visto una rapida progressione: nominato vescovo da Giovanni Paolo II nel 1994, è diventato arcivescovo di Manila e poi cardinale sotto Benedetto XVI nel 2012. Nonostante sia più giovane rispetto a molti suoi colleghi, è considerato da anni uno dei principali candidati alla successione di Papa Francesco.

Cardinal Matteo Zuppi

Il cardinal Matteo Zuppi, 69enne romano, è Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Formatosi nella comunità di Sant’Egidio, si è distinto come mediatore in importanti conflitti internazionali, dal Mozambico all’Ucraina. Nominato vescovo da Benedetto XVI e poi cardinale da Francesco nel 2019, è oggi considerato uno dei candidati più quotati alla successione papale, grazie alla sua combinazione di esperienza pastorale e diplomatica.

Cardinal Fridolin Ambongo Besungu

I tempi potrebbero essere maturi per un papa nero? Se la risposta è sì, il nome più gettonato è quello del cardinal Fridolin Ambongo Besungu, 65enne congolese e Arcivescovo di Kinshasa, che ha percorso una significativa carriera ecclesiastica. Da frate cappuccino è diventato vescovo sotto Benedetto XVI e poi cardinale con Francesco nel 2019. Attuale presidente dei vescovi africani, si è distinto per il suo impegno nei conflitti congolesi e per le sue posizioni conservatrici, in particolare contro la benedizione delle coppie omosessuali, rendendolo un potenziale candidato papale per l’ala tradizionalista della Chiesa.

Cardinal Juan Josè Omella

Il cardinal Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, rappresenta un caso particolare tra i papabili: con i suoi 79 anni appena compiuti (coincidenti con la morte di Papa Francesco), la sua età avanzata potrebbe essere un fattore critico per la sua candidatura al papato.

La sua lunga carriera ecclesiastica è iniziata con l’ordinazione sacerdotale nel 1970, seguita da vari incarichi di responsabilità crescente: vescovo ausiliare di Saragozza nel 1996, guida della diocesi di Barbastro-Monzón nel 1999, e pastore di Calahorra y La Calzada-Logroño nel 2004. Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Barcellona nel 2015 e cardinale nel 2017.

Nonostante il suo ricco curriculum, l’età rappresenta un elemento di incertezza per una sua possibile elezione al soglio pontificio.

Cardinal Pietro Parolin

Il cardinale Pietro Parolin, 70enne italiano, ricopre l’importante ruolo di Segretario di Stato della Santa Sede, seconda carica più importante del Vaticano. La sua carriera, iniziata con l’ordinazione sacerdotale nel 1980, è caratterizzata da una forte impronta diplomatica: ha servito la Santa Sede in Nigeria, Messico e nella sezione per i Rapporti con gli Stati, prima di diventare nunzio in Venezuela. Papa Francesco lo ha scelto come Segretario di Stato nel 2013, creandolo cardinale l’anno successivo.

La sua particolare esperienza nelle relazioni con il Medio Oriente e l’Asia, unita al suo ruolo chiave nella diplomazia vaticana, lo pone tra i candidati più accreditati alla successione papale.

Cardinal Blase Joseph Cupich

Il cardinale Blase Joseph Cupich, 76enne americano e attuale Arcivescovo di Chicago, rappresenta una voce progressista nella Chiesa statunitense. Dopo una formazione tra Roma e gli Stati Uniti, ha ricevuto da Papa Francesco due importanti nomine: arcivescovo di Chicago nel 2014 e cardinale nel 2016. Si è distinto per le sue posizioni politiche chiare, in particolare per la sua opposizione a Trump e per il suo forte impegno in difesa dei diritti dei migranti, anche se la sua candidatura al papato appare più defilata rispetto ad altri cardinali.

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